Attraverso il Design for All, riusciamo a garantire a società, aziende e organizzazioni la soddisfazione di un pubblico più ampio con conseguenti opportunità economiche.
La progettazione tradizionale si rivolge ad utenti standard, così facendo penalizza il 90% della popolazione europea; in moltissimi casi, la esclude.
Prodotti, ambienti e sistemi, grazie a questo approccio inclusivo, risultano di facile utilizzo e comprensione per tutte le persone che desiderano fruirne, anche in modo autonomo.
Per le aziende
L’approccio Design for All non sviluppa soluzioni per la disabilità e perciò discriminanti, ma soluzioni per tutti, anche per le persone con disabilità. A differenza della mass customization, che implica la produzione di vari beni e servizi per la specificità dei bisogni dei propri clienti, il Design for All propone un’unica soluzione ad ampio spettro in grado di soddisfare un importante numero di persone. Ne deriva un grande risparmio economico (e di energie), tenendo presente che il risultato è necessariamente sempre creativo e stimolante. Il risultato è sempre competitivo, perchè soddisfando i requisiti di molti rende sempre più semplice l’utilizzo e la comprensione rispetto ai competitors.
Per l’Architettura
Nasciamo come Studio di architettura e ingegneria, il tema ci è molto caro. Il Design for All ci ha permesso di apportare nella progettazione attenzioni e valori che sono complementari a più di trent’anni di esperienza. L’abbattimento delle barriere architettoniche sono solo le fondamenta e un sottoinsieme della progettazione inclusiva per ambienti ed edifici. Più importante, ci ha permesso di considerare l’oggetto architettonico in funzione della percezione, della comprensione, dell’orientamento e della fruizione degli spazi attraverso accorgimenti che permettano a tutti un’esperienza confortevole ed emozionante. Siano essi luoghi domestici, pubblici, espositivi e in particolare dell’accoglienza, come hotel e resort, dove un più vasto pubblico garantisce un maggior vantaggio economico.
Per le organizzazioni
La collaborazione che proponiamo con le organizzazioni no-profit e le associazioni mirano a valorizzare l’immagine per l’impegno sociale e l’innovazione che il design inclusivo può portare. L’inclusione della fascia di popolazione che solitamente rimane esclusa dà l’occasione di proporre progetti a impatto sociale che possono essere finanziati da enti pubblici e privati, e che ricevono conseguentemente ad una maggiore visibilità sul territorio, nonché ad forte interesse da parte dei media locali e non. Esemplare è il caso di Hackability, che seguiamo sin dalla sua nascita, che ha avuto occasione di collaborare con Barilla, Juventus e Toyota, nonché di vincere vari bandi pubblici.
Per la formazione didattica
Da anni ormai, le università e le scuole del Design (come il Politecnico di Milano, l’Istituto Europeo del Design, l’Ordine degli Architetti, ecc.) ci propongono momenti formativi da introdurre all’interno della loro programmazione. Occasioni di riflessione e approfondimento sul tema del Design for All, e più in generale sul design inclusivo. La progettazione odierna non può più prescindere dal progressivo invecchiamento della popolazione, dalle specifiche abilità o disabilità delle persone, sia essa relativa alla fruizione di ambienti espositivi, di prodotti e del suo packaging, ecc. Siamo quindi sempre disposti a mettere a disposizione la nostra conoscenza ed esperienza sul campo.
